III Lezione III Anno, Necromanzia

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Vale de ts
view post Posted on 14/11/2010, 22:31




Quel giorno Kevin era arrivato in anticipo nell'aula, cosa che gli aveva permesso di dare un'occhiata al suo programma odierno: la Necromanzia. Era un argomento difficile, per cui necessitava di un'attenzione particolare quel giorno.
Pian piano vide arrivare i primi studenti, e li accolse invitandoli a sedersi. Quando dopo un po' l'aula fu piena, Kevin si alzò e iniziò a spiegare.

"Benvenuti giovini, oggi tratteremo un argomento per il quale necessito di tutta la vostra attenzione, dato che oggi parleremo della Necromanzia."
Soddisfatto, vide alcuni allievi scambiare occhiate stupite o allusive.
"La necromanzia (dal greco νεκρομαντία, nekromantía) è una forma di divinazione in cui i praticanti (detti necromanti) cercano di evocare degli "spiriti operativi" o "spiriti della divinazione" per varie ragioni. Secondo voi quali possono essere queste ragioni? Variano dalla protezione spirituale e fisica, contro qualsiasi cosa, fino alla conoscenza in svariati ambiti. La parola deriva dal greco νεκρός (nekrós), "morto", e μαντεία (manteía), "divinazione". Comunque, a partire dal medioevo, la necromanzia è stata associata ampiamente alla magia nera e all'evocazione di demoni in genere, perdendo a volte il suo significato originario: la forzatura dello spirito di un morto in un corpo umano utilizzando energia astronomica.
Per questo è stata subito bandita da molte religioni, e probabilmente anche a ragione."

Si accingeva a parlare dei riferimenti storici, la parte meno interessante probabilmente.
"Per quanto riguarda i riferimenti storici, li vediamo partire fin dal periodo babilonese. Lo storico Strabone cita la necromanzia come principale arte divinatoria dei persiani e si ritiene che essa fosse molto diffusa anche in Caldea, Etruria e a Babilonia. I negromanti babilonesi erano chiamati Manzazuu o Sha'etemmu, e gli spiriti che essi invocavano erano detti Etemmu.
Il Libro dei Morti egizio viene spesso erroneamente considerato come una antica forma di testo di necromanzia, benché il suo scopo non sia quello di richiamare un defunto dall'aldilà quanto piuttosto di agevolarne il passaggio verso l'altro mondo.
Anche la Bibbia contiene numerosi riferimenti alla necromanzia. Nel Deuteronomio, il popolo di Israele viene messo in guardia dalle pratiche necromantiche degli abitanti di Canaan.
Nel paganesimo scandinavo pre-cristiano esisteva la pratica di Sedere sul Tumulo, la quale consentiva di mettersi in contatto col defunto.
Il rosacrociano Robert Fludd, nel XVII secolo, descrive la necromanzia (ars goetia) come un commercio con spiriti impuri.
Anche nel mondo moderno vengono praticate tecniche di divinazione che sono chiaramente correlate alla necromanzia. Un'esempio è lo spiritismo, fondato da Allan Kardec nel XIX secolo, ma non è una forma di necromanzia, perché esso condanna la divinazione. All'interno dello stesso Vudù, ancora oggi praticato ad Haiti e in altri luoghi, esistono pratiche riconducibili a una forma di necromanzia."

Quel giorno aveva proprio un mal di gola pazzesco. Per fortuna aveva però finito.
"Ragazzi, vorrei che rifletteste su cosa comporti questa pratica, ed infatti sarà uno dei compiti. Buon lavoro.
Ah, e per chi non verrà alla mia lezione facoltativa, beh, buon esame ragazzi."

Un colpo di tosse e li lasciò andare.

Compiti:
-Parlami della Necromanzia e della sua storia.
-Cosa faresti se potessi usare questa tecnica? Come la useresti?


Se riceverete una Valutazione minima di Accettabile, inserite in scheda: "Apprese conoscenze teoriche sulla Necromanzia"

 
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